TRaceON - 44/ 22 ottobre 2023
di Adriano Parracciani aka cyberparra
Le tracce:
👉 Open Hardware e il Mondo dei Chip
👉 AI a protezione delle tempeste solari
👉 Aggiornamento software interstellare
👉 Papiro di Ercolano
👉 Calvino Cibernetico
👉 Strumenti: Musica generativa
👉 Personaggi Robotici Disney
Open Hardware ed il mondo dei Chip
La recente notizia di un accordo tra Google e Qualcomm ci ricorda che nel mondo open source c’è anche l’open hardware.
RISC-V, ad esempio, è un’architettura aperta per la progettazione di processori e chip e si mette in competizione con le più note architetture proprietarie come Arm.
Ma facciamo un po’ di chiarezza.
Il Mondo dei Chip è popolato da diverse entità:
FAB> quelli che si occupano solo della produzione fisica dei chip (non di progettarli). Tra tutti, la taiwanese TSMC.
FABLESS> quelli che progettano chip per specifiche applicazioni (Smartphone, Smart Car, IoT) e se li fanno produrre (Qualcomm, AMD Nvidia)
SIP> i Semiconductor Intellectual Property sono quelli che rivendono in licenza le tecnologie per fare la progettazione dei chip e anche i set di istruzioni per i processori. Tra tutti la oggi giappo-inglese Arm.
IDM> Sono quelli che si fanno tutto da se (Integrated Device Manufacturer): Intel, NEC, Texas Instruments, IBM
Fatta questa premesse veniamo alla notizia.
Qualcomm ha annunciato una collaborazione con Google per sviluppare RISC-V Snapdragon Wear, una piattaforma hardware orientata al mondo wearable, in particolare per dispositivi basati Wear OS di Google (es smartwatch di varie marche).
Quest’annuncio apre la strada una possibile rivoluzione nel mondo dei chip.
Qualcomm è un chipmaker e utilizza la tecnolgia di Arm per progettare i suoi chip, che poi fa produrre principalmente da TSMC.
Passare a RISC-V significa abbattere i costi dovuti ad Arm per le licenze, ed anche maggiore flessibilità.
Ovviamente stiamo parlando di un impatto solo nella fascia bassa del mercato dei processori, quella relativi ai dispositivi wearable, smartphone e IoT. CPU/GPU per server, cloud computing, machine learning rimangono nel portfolio delle soluzioni proprietarie. Ma chi sa dire per quanto.
P.S. se v’interessa c’è un sintetico dietro le quinte la battaglia dei chip
Qualcomm è un chipmaker e come tale è uno dei maggiori clienti di Arm; tra le due aziende però non corre buon sangue e c’è stata una dura battaglia legale per alcune licenze. Nello stesso periodo Nvidia si dichiara interessata ad acquisire Arm da SoftBank, ma oltre alle problematiche normative ci si mette di mezzo anche l’opposizione di Qualcomm e l’affare sfuma. SoftBank, che oggi ne detiene oltre il 90%, ha di recente quotato Arm in borsa.
Qualcomm 🇺🇸 chipmaker FABLESS
Arm 🇬🇧 (dal 2016 🇯🇵) SIP non fa chip ma fornisce in licenza la tecnologia per produrli
SoftBank 🇯🇵 holding multinazionale con aziende nel settore tecnologico
Nvidia 🇺🇸 chipmaker FABLESS
TSMC 🇹🇼 chip manufacturer FAB
I chip sono i mattoni dell’universo elettronico-digitale che conviviamo; fondamentali, imprescindibili. Non si può ignorare cosa accade nel loro mondo.
AI a protezione delle tempeste solari
DAGGER (Deep Learning Geomagnetic Perturbation) è un modello di AI messo a punto dalla Nasa per fare previsioni sulle tempeste geomagnetiche ed allarmare 30 minuti prima che queste accadano, in modo da mettere al riparo i sistemi e gli umani.
Il modello, addestrato con dati passati e in tempo reale dalle stazioni di monitoraggio, mette in relazione il vento solare e perturbazioni geomagnetiche terrestri con l’obiettivo di individuare pattern significativi e far partire la “sirena d’allarme”.
Il Sole emette costantemente spruzzi di particelle verso l’esterno, ma a volte questo vento solare di trasforma in tempesta e quando arriva sulla Terra può fare danni, anche gravi, ai sistemi elettronici che governano le nostre vite: stazioni di alimentazione, trasmettitori, sistemi GPS, satelliti.
Questo accade quando un flusso consistente di plasma proveniente dal Sole colpisce la nostra magnetosfera (senza la protezione della quale non saremmo qui), creando una tempesta geomagnetica, da cui possibili blackout o disastri ancora pià gravi.
Credits: NASA/SDO
Aggiornamento software interstellare
Le sonde spaziali Voyager (1 e 2) sono state lanciate nel 1977, con l’obiettivo di vistare i due pianeti giganti Giove e Saturno. La missione iniziale prevedeva una durata di quattro anni; ma le due sonde continuano, dopo ben 46 anni, ad essere operative e ad inviare dati.
La Voyager 1 è stata la prima cosa costruita dall’essere umano a lasciare il nostro sistema solare nel 2012, seguita dalla sorella nel 2018.
Oggi le due esploratrici spaziali si trovano ambedue nello spazio interstellare e la Voyager1 è il prodotto umano più lontano dalla Terra.
Non so che effetto vi faccia, ma io trovo emozionante(*) il fatto che siamo in comunicazione con una tecnologia di 46 anni fa, distante oltre 20 miliardi di Km da noi.
E quindi mi esalto un po’ a leggere che la Nasa sta per inviare alle sonde una patch, un aggiornamento del software di bordo, per risolvere un problema di allineamento delle antenne che devono sempre puntare verso la Terra.
Mentre scrivo la patch dovrebbe essere già stata inviata alla Voyager 2, per poi attendere una settimana di verifiche prima di inviarla anche alla sorella più lontana.
Ve lo immaginate? Uno flusso di bit parte dalla Terra, percorre 20 miliardi di Km e dopo 18 ore arriva all’antenna della sonda, e da li al computer di bordo, un hardware la cui memoria non raggiunge i 70 kilobytes.
Ma come è scritto il software di bordo? All’epoca è stato usato il Fortran 77, ma alcune parti sono state aggiornate in C.
🔗 https://www.jpl.nasa.gov/news/nasas-voyager-team-focuses-on-software-patch-thrusters
(*) Forse c’entra il fatto che io abbia partecipato ad una missione spaziale dell’ESA e che mi sia capitato di assistere ad un evento straordinario di cui vi parlerò un giorno.
Papiro di Ercolano
Probabilmente avrete letto del papiro di Ercolano e della sfida nel cercare di decifrarne i contenuti. Ci sono tanti articoli che ne parlano nel web ed alcuni sono talmente superficiali al punto dar far commentare un mio amico così:
Nel caso specifico non ho ben capito cosa abbia fatto lo studente, perché PORFYR l'ho letto pure io senza difficoltà...
Al mio amico ho detto che:
1) il papiro è arrotolato e non si può srotolare per paura che si sgretoli
2) le lettere che vedi così in chiaro non sono nel papiro; sono l'output di un modello di IA che è stato addestrato nel tempo alla ricerca di pattern nell'inchiostro rimanente ed appena percettibile, partendo da scansioni 3D.
🔗 https://scrollprize.org/firstletters
Calvino Cibernetico
Per i 100 anni dalla nascita di Italo Calvino vi propongo questo due brevi estratti da una sua conferenza del 1967
Anche una macchina scrivente, in cui sia stata immessa un'istruzione confacente al caso, potrà elaborare sulla pagina una «personalità» di scrittore spiccata e inconfondibile, oppure potrà essere regolata in modo di evolvere o cambiare «personalità» a ogni opera che compone.
….
Con questo credo d'avervi sufficientemente spiegato perché è con animo sereno e senza rimpianti che constato come il mio posto potrà essere occupato benissimo da un congegno meccanico.
Italo Calvino - Cibernetica e fantasmi
Strumenti: Musica generativa
dal prompt: Moody, melancholy medium-tempo blues, with guitar solo, Joe Bonamassa style.
🎸 https://waveformer.replicate.dev/music/sf6rrjbbjm56snfwpe623ysqxa
Provatelo
🎶 https://waveformer.replicate.dev/
Personaggi Robotici Disney
Consiglio di lettura : 2099 - il mondo a fine secolo
Il team di Raakel sta costruendo una macchina che prevede il futuro, loro la chiamano la Pizia; per noi sarebbe un Intelligenza Artificiale, ma non per loro che non gradiscono il termine. Il nome tecnico della Pizia è PSP, acronimo che racchiude l’essenza della macchina.